martedì 2 dicembre 2008

La benedizione di Sua Santità Papa Benedetto XVI ha evitato il peggio.


POLVERARA. Tutto è accaduto in pochi istanti: chi ha visto non poteva credere ai propri occhi. Le raffiche di vento hanno gonfiato il capannone e, come fosse una mongolfiera, lo hanno sradicato da terra sollevandolo per alcuni secondi, per poi schiantarlo una decina di metri più in là. Qualche tonnellata di travi in acciaio e teloni rinforzati si è alzata in volo come un aquilone sopra la Provinciale, attraversando la strada, già trafficata, e abbattendosi su un’altra struttura, demolendola. Per fortuna gli automobilisti si sono fermati in tempo e nessuno si è fatto male. Solo danni alle strutture installate per la Fiera della Gallina, che nei prossimi giorni riprenderà secondo programma.Sradicato. Ieri mattina verso le 7 e un quarto, dopo una notte di pioggia a dirotto e vento forte, una raffica di vento, quasi una tromba d’aria proveniente da sud, si è infilata dentro uno dei capannoni allineati lungo via San Fidenzio per la Fiera della Gallina, aperta venerdì scorso. Una struttura lunga 35 metri per dieci di profondità, installata insieme ad altri tre capannoni oltre un mese fa proprio perché il terreno si adattasse e per testarne la tenuta. Il capannone centrale era ancora vuoto, perché destinato a ospitare l’esposizione dei prodotti tipici il prossimo fine settimana. Fino alla sera prima invece era affollato quello adiacente, attrezzato con lo stand gastronomico e posti a sedere per centinaia di persone. Il vento che soffiava da sud è riuscito ad intrufolarsi nel capannone, gonfiandolo e strappando lo scheletro di acciaio dai propri sostegni. Pochi istanti e tutta la struttura sollevata a qualche metro da terra, ha attraversato la strada, abbattendo due lampioni, e si è schiantata sul parcheggio a fianco del cimitero. Prima di fermarsi ha spezzato qualche albero e un altro paio di lampioni a servizio del piazzale e, infine, ha demolito il capannone del gruppo «Tajaliga». Danni ingenti, limitati però alle strutture e coperti dall’assicurazione.I testimoni. Nessun automobilista, per fortuna, è stato coinvolto, nonostante a quell’ora il traffico si faccia via via più intenso. Chi era in strada ha avuto il tempo di accorgersi di cosa stava succedendo e di fermarsi. Lo stesso per i volontari della protezione civile che hanno trascorso la notte nei capannoni della Fiera, Gaetano Lazzarin e Sergio Mazzucato. «Ci trovavamo sul piazzale - raccontano - c’era molto vento e abbiamo sentito un forte rumore. E’ stato un attimo, abbiamo visto il capannone alzarsi da terra e volare dalla parte opposta. Abbiamo avuto il tempo di allontanarci prima che la struttura si abbattesse sull’altro capannone». Fra i primi ad accorrere altri due volontari, Orlando Salmistraro e Luca Zuin: «E’ stato un miracolo che non ci fosse nessuno in strada, perché i due lampioni sono caduti di traverso sulla carreggiata. Appena successo sembrava il finimondo, una cosa mai vista».Il recupero. La squadra dei vigili del fuoco di Padova, arrivata sul posto, ha provveduto a liberare la strada dai due lampioni e ad isolare la linea elettrica sotto gli occhi di decine di persone, richiamate dal passaparola e dal trambusto. Per oltre un’ora paralizzata la circolazione lungo la Provinciale. I volontari si sono subito messi all’opera con il personale della Italstand di Saonara, la ditta che fornisce i capannoni. Nel pomeriggio le due strutture danneggiate erano già state tolte, oggi sarà montato il nuovo capannone. Gli altri tre, sottoposti ad un nuovo collaudo, sono agibili».


(02 dicembre 2008)

I segnali di una "crisi" annunciata ?

Tono si dimette a Polverara

il mattino di Padova — 01 novembre 2008 pagina 32 sezione: PROVINCIA

POLVERARA. Alessandro Tono lascia la carica da assessore e si dimette a pochi mesi dalle amministrative. «Ritengo conclusa la mia collaborazione con questa amministrazione - ha dichiarato l’ex assessore Tono - spero che questo sia motivo di rinnovamento all’interno di questa maggioranza e di aver mandato un messaggio forte in tal senso». Dietro questa decisione, a pochi mesi dal termine del secondo mandato Bertipaglia, non sembra esserci alcun disaccordo con l’attuale amministrazione circa la scelta del futuro candidato sindaco. Ora le deleghe di Tono, urbanistica, edilizia privata, ambiente, protezione civile potrebbero passare alla direzione degli assessori ancora in carica ma non si esclude la possibilità di eleggere un nuovo assessore. «La scelta di Tono è dettata dalle grosse divergenze createsi all’interno di una maggioranza che ormai si sta sbriciolando - commenta il consigliere all’opposizione Federico Collesei - un esempio per tutti è la tanto contestata strada bovolentiana. Il progetto, fortemente voluto dal sindaco, inizialmente non prevedeva il transito per Isola dell’Abbà, ora, dai nuovi progetti risulta che la strada in questione passerà esattamente per il centro del paese». (Martina Maniero)

venerdì 28 novembre 2008

Per non dimenticare !

IL MATTINO di Padova - Lunedì 30 Aprile 2007Aveva perso l’amica del cuore.

Il 9 novembre del 2002, Michela Biancato, 17 anni, residente in via Roma a Polverara, aveva appena terminato di scherzare con gli amici. Il tempo di uscire dal locale, salire in sella allo scooter, allacciare il casco e immettersi nella Statale. Quando l’allegria di un sabato sera tra adolescenti fu stata spezzata in pochi secondi da uno schianto improvviso. Michela Biancato era una compagna di classe di Diego Trivellato. I due erano amici. Diego, come tutti i suoi coetanei che conoscevano Michela, avevano sofferto molto per quella tragedia. Michela Biancato fu travolta lungo la statale 516 Piovese, proprio davanti alla «Tana dei Lupi», noto pub frequentato dalla gente del posto. La ragazza era appena uscita dal locale assieme agli amici. Stava rincasando: erano le 23.30 di un maledetto sabato sera. La giovane era salita a bordo del suo scooter Booster Mbk quando fu colpita da un’Aprilia Rs 125 condotta da M.P., diciassettenne pure lui e residente a Pontelongo. Un impatto violentissimo. Quando gli amici, che assistettero alla scena, si avvicinarono per soccorrerla, si accorsero praticamente subito che Michela non rispondeva già più. Fatali, secondo quanto scrissero i medici furono le fratture riportate nella zona cervicale. A Polverara la terribile notizia giunse qualche ora dopo l’incidente. Un flash terribile a squarciare il buio. Come l’altra notte. Quando i carabinieri hanno svegliato i genitori di Diego Trivellato. Michela Biancato viveva con papà Luciano, operaio in una ditta della zona, mamma Gabriella, il fratello Francesco all’epoca quindicenne e la sorellina Gloria di 7 anni. Michela frequentava la 4ª Ragioneria nell’istituto De Nicola di Piove di Sacco. La sua passione era la pallavolo, che praticava da circa sei anni nelle fila del P.G.S. Legnaro.

domenica 16 dicembre 2007

PARIS HILTON MADRINA DELLA FIERA DELLA GALLINA DI POLVERARA ? Da paese dei polli a paese dei pacchi !!!




Friday, November 23, 2007, 09:06 PMP Ebbene si... Paris Hilton è stata invitata dal Sindaco di Polverara a partecipare in qualità di madrina alla Fiera della Gallina di Polverara che si terrà a dicembre.La notizia è comparsa ieri sulla prima pagina de Il Mattino di Padova.Ma perchè è stata scelta proprio Paris Hilton? no, non perchè è un'oca (sarebbe stato troppo scontato) ma perchè è un'estimatrice della carne avicola.... insomma, le piacciono gli uccelli (non si sapeva già... noooo!...)Nel caso in cui Paris rifiutasse l'invito, il Sindaco si deve preparare... dopo aver ricevuto un 2 di picche dagli zero assoluto lo scorso anno (non si sono presentati al concerto), dall'ereditiera Paris al massimo riceverà un 2 di denari...Per tutti gli estimatori di Paris, ecco un video che mette in mostra tutte le sue qualità... sicuramente l'hamburgher nel video era di pollo!Ah, chi avesse bisogno di lavare l'auto può chiedere il numero di Paris al Sindaco... dal video sembra che le piaccia!
IL MATTINO DI PADOVA
Il sindaco scrive a Paris Hilton«Fai da madrina alla nostra gallina»Nicola Stievano

POLVERARA. «Gentile sig.na Paris Hilton, con molto piacere siamo venuti a conoscenza del fatto che sei un’estimatrice della nostra pregiata gallina...». Non ha perso tempo Olindo Bertipaglia, sindaco di Polverara, il paese che ha dato il nome alla «cugina» della gallina Padovana, di fronte alla notizia che vuole la chiacchierata ereditiera estimatrice della carne avicola rigorosamente «made in Italy». Vera o falsa che sia questa nuova «rivelazione» sui gusti della regina del gossip mondiale, il sindaco coglie la palla al balzo, anche perché dal primo dicembre è in programma la fiera dedicata al celebre pennuto e c’è ancora spazio per una testimonial d’eccezione. Su carta intestata del Comune, dove campeggia un bell’esemplare di gallina Polverara, Bertipaglia invita Paris Hilton a fare da madrina alla manifestazione.Dopotutto, si saranno detti a Polverara, se è andata a Conegliano a promuovere il prosecco in lattina, uno scandalo per le nostre abitudini, perché non potrebbe farsi immortalare mentre addenta un cosciotto di gallina, questo sì un prodotto tipico? Il sindaco cerca di prendere Paris per la gola: «Oggi la gallina razza Polverara è apprezzata dagli intenditori ed è usata nei migliori ristoranti locali per la sua carne unica, delicata e saporita. Auspichiamo che la nostra gallina, prodotto a cinque stelle, possa spiccare il volo, attraversando l’oceano, per essere apprezzata anche negli Stati Uniti insieme a tutti gli altri prodotti della cucina italiana». Ieri sera la lettera-invito è stata tradotta in inglese e questa mattina verrà spedita a Miami, sede della catena Hilton, nella speranza che qualcuno la consegni alla ragazza buongustaia. Intanto i produttori si augurano che, una volta tanto, l’ereditiera possa essere un esempio da seguire, quanto a gusti alimentari. «Ammesso che la notizia sia vera - afferma Resio Veronese, poeta contadino e voce della saggezza dei pensionati di Coldiretti - e che effettivamente a Paris Hilton arrivino in tavola galline italiane, finalmente la protagonista del gossip dà il buon esempio ai consumatori, in particolare ai giovani, troppo spesso abituati a mangiare schifezze».
(22 novembre 2007)
LA STAMPA
Paris Hilton testimonialdella gallina padovana?
E' la proposta avanzata da un sindaco padovano dopo la dichiarata passione per l'animale da parte dell'ereditiera americana.
PADOVA
Se Paris Hilton ama la “gallina padovana” fino al punto di allevarla nella sua tenuta hollywoodiana perché non chiederle di fare da madrina al celebre pennuto? Detto fatto. Non ci ha pensato due volte il sindaco di Polverara, Olindo Bertipaglia a prendere carta e penna e a scrivere all’ereditiera americana invitandola ufficialmente a rappresentare la gallina più trendy del momento di fronte al mondo. Ne danno notizia oggi i quotidiani veneti («Il Mattino di Padova», «Il Gazzettino» e «Il Corriere del Veneto»). La passione della Hilton per la carne di gallina padovana, ritenuta ipocalorica e sana e sull’importazione dell’animale sulle colline di Hollywood, era rimbalzata dalle colonne delle testate americane specializzate in gossip. Una notizia che non è sfuggita ai quotidiani locali che hanno rilanciato e allo stesso sindaco di Polverara, patria della gallina dalla cresta punk. Perché non cogliere la palla al balzo? Del resto, se Paris ha dimostrato entusiastico apprezzamento per il Prosecco doc trevigiano perché non proporle anche la gallina padovana? L’attenzione per il Veneto e la sua enogastronomia da parte della reginetta dei rotocalchi rosa è, ormai, cosa acclarata.

Il germoglio di Iesse

[1] Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. [2] Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. [3] Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; [4] ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio. [5] Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà. [6] Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà. [7] La vacca e l'orsa pascoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. [8] Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi. [9] Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la saggezza del Signore riempirà il paese come le acque ricoprono il mare. [10] In quel giorno la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli, le genti la cercheranno con ansia, la sua dimora sarà gloriosa. [11] In quel giorno il Signore stenderà di nuovo la mano per riscattare il resto del suo popolo superstite dall'Assiria e dall'Egitto, da Patròs, dall'Etiopia e dall'Elam, da Sènnaar e da Amat e dalle isole del mare. [12] Egli alzerà un vessillo per le nazioni e raccoglierà gli espulsi di Israele; radunerà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra. [13] Cesserà la gelosia di Efraim e gli avversari di Giuda saranno sterminati; Efraim non invidierà più Giuda e Giuda non osteggerà più Efraim. [14] Voleranno verso occidente contro i Filistei, saccheggeranno insieme le tribù dell'oriente, stenderanno le mani su Edom e su Moab e gli Ammoniti saranno loro sudditi. [15] Il Signore prosciugherà il golfo del mare d'Egitto e stenderà la mano contro il fiume con la potenza del suo soffio, e lo dividerà in sette bracci così che si possa attraversare con i sandali. [16] Si formerà una strada per il resto del suo popolo che sarà superstite dall'Assiria, come ce ne fu una per Israele quando uscì dal paese d'Egitto.

L'abero di Jesse

Romani 15
Compiacere al prossimoRo 14:13-23; Fl 2:1-51 Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi. 2 Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione. 3 Infatti anche Cristo non compiacque a sé stesso; ma come è scritto:«Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me».4 Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza.5 Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di aver tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù, 6 affinché di un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo. 7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio.
La buona novella è per tutti gli uominiAt 3:25-26; Ef 2:11-198 Infatti io dico che Cristo è diventato servitore dei circoncisi a dimostrazione della veracità di Dio per confermare le promesse fatte ai padri; 9 mentre gli stranieri onorano Dio per la sua misericordia, come sta scritto:«Per questo ti celebrerò tra le nazionie canterò le lodi al tuo nome».10 E ancora:«Rallegratevi, o nazioni, con il suo popolo».11 E altrove:«Nazioni, lodate tutte il Signore;tutti i popoli lo celebrino».12 Di nuovo Isaia dice:«Spunterà una radice di Iesse,colui che sorgerà a governare le nazioni;in lui spereranno le nazioni».13 Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.
Riflessioni di Paolo sul suo apostolato; i viaggi che l'apostolo intende fare1Co 15:10; 2Co 12:12; 10:13-1814 Ora, fratelli miei, io pure sono persuaso, a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ricolmi di ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi a vicenda. 15 Ma vi ho scritto un po' arditamente su alcuni punti, per ricordarveli di nuovo, a motivo della grazia che mi è stata fatta da Dio, 16 di essere un ministro di Cristo Gesù tra gli stranieri, esercitando il sacro servizio del vangelo di Dio, affinché gli stranieri diventino un'offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo.17 Ho dunque di che vantarmi in Cristo Gesù, per quel che concerne le cose di Dio. 18 Non oserei infatti parlare di cose che Cristo non avesse operato per mio mezzo allo scopo di condurre i pagani all'ubbidienza, con parole e opere, 19 con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito Santo. Così da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo, 20 avendo l'ambizione di predicare il vangelo là dove non era ancora stato portato il nome di Cristo, per non costruire sul fondamento altrui, 21 ma com'è scritto:«Coloro ai quali nulla era stato annunziato di lui, lo vedranno;e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno».
Ro 1:9-15 (2Co 8; 9)22 Per questa ragione appunto sono stato tante volte impedito di venire da voi; 23 ma ora, non avendo più campo d'azione in queste regioni, e avendo già da molti anni un gran desiderio di venire da voi, 24 quando andrò in Spagna, spero, passando, di vedervi e di essere aiutato da voi a raggiungere quella regione, dopo aver goduto almeno un po' della vostra compagnia.25 Per ora vado a Gerusalemme, a rendere un servizio ai santi, 26 perché la Macedonia e l'Acaia si sono compiaciute di fare una colletta per i poveri che sono tra i santi di Gerusalemme. 27 Si sono compiaciute, ma esse sono anche in debito nei loro confronti; infatti se gli stranieri sono stati fatti partecipi dei loro beni spirituali, sono anche in obbligo di aiutarli con i beni materiali. 28 Quando dunque avrò compiuto questo servizio e consegnato il frutto di questa colletta, andrò in Spagna passando da voi; 29 e so che, venendo da voi, verrò con la pienezza delle benedizioni di Cristo.30 Ora, fratelli, vi esorto, per il Signore nostro Gesù Cristo e per l'amore dello Spirito, a combattere con me nelle preghiere che rivolgete a Dio in mio favore, 31 perché io sia liberato dagli increduli di Giudea, e il mio servizio per Gerusalemme sia gradito ai santi, 32 in modo che, se piace a Dio, io possa venire da voi con gioia ed essere confortato insieme con voi. 33 Or il Dio della pace sia con tutti voi. Amen.

domenica 18 novembre 2007

Nel 1995 si parlava di progetti per la Gallina di Polverara. Era un progetto; oggi solo una campagna politica ?

LUGLIO 1995

COSA SI DIRÀ DI QUESTO PROGETTO?

Sfogliando la ricerca storica dei Sigg. Bertin e Pasquetto sulla gallina di razza Polverara (ne è stata fatta una citazione nel Bollettino n° 1) ho registrato le ripetute iniziative sostenute da persone diverse (amministratori comunali, allevatori, ...) e in momenti successivi, a partire dal 1913, il cui obiettivo era il reperimento di capi di Polverara o la ricostituzione della razza stessa.
Mi ha colpito il fatto che tutti gli sforzi, sia di ispirazione istituzionale (amministrazione locale del Comune di Polverara) che tecnica (allevatori come il Cav. Di Velo di Vicenza e i Sigg. Fortuni e Salmaso di Mira -VE-), pur raggiungendo dei risultati di tutto rilievo, non abbiano trovato continuità e si siano conclusi con la dispersione di energie e degli stessi risultati.
Ciò che più mi rammarica è la dispersione del patrimonio genetico, pazientemente ricostituito dai Sigg. Fortuni e Salmaso, tale da riproporre i caratteri della Polverara già allora introvabile nelle campagne, era il 1931.
A riflettere sul tempo trascorso tra le citate iniziative e questo nostro "Progetto di conservazione delle razze locali" mi sono accorto che è passato un secolo. Un tempo in cui i patrimoni genetici sono andati nuovamente dispersi, non però la memoria delle nostre razze grazie al perpetuarsi del ricordo e della passione per esse.
La varietà delle persone, presenti domenica 28 maggio, diverse per attività e formazione professionale e per estrazione sociale, può essere interpretata come una conferma di quella memoria e come la riapertura di un nuovo capitolo "avicolo".
Ma non solo questo.
Il Sig. Rossetto, invitato dal Prof. Fracanzani - entrambi dal ricco bagaglio in merito -, ha certamente colpito l'interesse di molti presenti esibendo alcuni soggetti di razza Polverara e di Tacchini dei Colli Euganei dal piumaggio azzurro, dimostrando quindi che ci sono ancora concreti margini per la ricostituzione di queste razze e ceppi.
Personalmente ho avuto percezione di un diffuso entusiasmo tra i presenti e, con un prudente occhio al passato, mi auguro che i Sigg. Bertin e Pasquetto possano aggiungere alla loro ricerca storica un' appendice che racconti di un' iniziativa dai risultati più fortunati e duraturi, non solo per la razza Polverara ma anche per le altre (Padovana, Boffa), per l'Oca veneta e per il Tacchino dei Colli Euganei.

Gabriele Baldan

P.S. Liberamente tratto da un bollettino del Duca degli Abruzzi:

http://www.ducabruzzi.it/ammoniaca/osei/files/b2.htm